Eudonna, circuito associativo a vocazione europea, non ha scopo di lucro e nasce per valorizzare i talenti artistici e professionali delle donne, promuovendo anche un’attività politica autonoma della popolazione femminile, la cui presenza nei luoghi decisionali può contribuire al rinnovamento e alla gestione etica delle Istituzioni.
Raccoglie un grande bacino aggregativo di donne e uomini, in grado di esplorare percorsi di sperimentazione sulle dinamiche antropologiche, sul conflitto di genere e sulle sfide cui sono chiamati entrambi i sessi, all’indomani di una conquistata emancipazione delle donne. Dopo mezzo secolo, tuttavia, si ravvede la necessità di una elaborazione consapevole e di una poderosa inversione di tendenza per impostare tra uomini e donne la presa in carico delle rispettive responsabilità/reciprocità, finora lasciate all’improvvisazione, sia sul piano personale/familiare che su quello sociale/politico. Le donne si sono appiattite su modelli maschili e sembrano aver rinunciato a far valere la specificità dei loro codici valoriali e stentano a produrre quel travaso benefico dell’ottica “rosa” che tutti attendono. In Italia il 53% della popolazione è donna e ancora le donne consentono di essere trattate alla stregua delle “minoranze”.
Le relazioni tra Donna e Uomo sono l'essenza della Storia, ma attendono che la Storia accolga le Donne da protagoniste. L'incontro tra donne e uomini deve avvenire in forma paritetica, nella reciproca conoscenza e nel rispetto. La conseguenza è il superamento della subordinazione antropologica, esistenziale e culturale. La subordinazione va oltre la semplice cessione del proprio corpo: tocca l'inerzia delle donne nella Storia, la loro incapacità di invertire le rotte, di arrestare lo strabordare delle imposizioni maschili, il silenzio-assenso nei comportamenti inventati dagli Uomini, l'omologazione ai loro modelli, imposti nell'esercizio del loro potere perfino negli ambiti lavorativi, l'acquisizione silente e acquiescente di certi codici, il dominio e le guerre, il possesso della femmina e della prole. Ecco perché anche in Occidente il maschio esasperato ricorre alla violenza nei femminicidi, perché è impreparato al nuovo ciclo. Le scelte omosessuali, che oggi prolificano tra i giovani, grazie anche ad una potente lobby esercitata da tutti gli appartenenti attraverso i media, l'arte e la cultura, trovano terreno fertile nella paralisi prodotta sincronicamente sia dalle esitazioni e dai disorientamenti maschili sia, in parallelo, dall'incapacità delle Donne di individuare i LORO codici, rasserenando l'incontro con l'altro Sesso. Per arrestarle E' NECESSARIO CHE IL MATERNO E IL FEMMINILE afferrino consapevolmente le redini della Storia, ripercorrendo criticamente il cammino dei propri ERRORI, PROMUOVENDO ANCHE UN'ATTIVITA' POLITICA AUTONOMA...
Giovanna Sorbelli
Presidente Eudonna